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Commenti al testo di Klara Rubino
Lamore sospeso lamore compiuto

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 Klara Rubino - 23/03/2018 11:18:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ricordare è un ponte che si offre tra noi adesso e le anime del passato, attraversando con i nostri sentimenti attuali le loro gesta.
E’ stato bello cercare di immedesimarmi in mia nonna, nell’atto di scrivere, ventenne, l’ultima lettera al suo amore romantico, disperso in guerra. (sono stata anche un po’ aulica, come si usava allora, specialmente nell’incipit).
In me ho rivissuto il ricordo di quando mi raccontò questa storia la prima volta, nella piazza del paese davanti al monumento dedicato ai caduti in guerra Pievesi del il secondo conflitto mondiale, sopra la fontana a doppia bocca di leone, bocche dalle quali a settembre sgorga gratuitamente vino rosso a fiumi e gente di tutte le età ride e schiamazza!
Non avevo mai osservato con attenzione quella lista fino ad allora e non avevo mai compreso quanto amore, quanto dolore, quanta disperazione, fosse lì ad ogni riga incisa.
Lo compresi perché li vidi passare nel volto di mia nonna.

Con questa consapevolezza certo, e molti, tormenti, vivo il mio presente, sapendo che sarà i ricordi di domani.
Quando su quel ponte tenderò la mano, vorrei essere sicura di farlo circondata da una sensazione di amorevole conforto e gentilezza.

 Franca Colozzo - 23/03/2018 10:10:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Klara,ho letto con attenzione le due lettere che costituiscono il tuo racconto, dopo che ti avevo scritto un veloce commento dopo una rapida lettura. Devo ammettere che le ho trovate molte belle e scritte in maniera fluida. Leggendole attentamente il testo, sono emerse situazioni che, anche se diverse da quella mia personale, mi hanno riportata indietro nel tempo a meditare sulla prigionia di mio padre nei campi di concentramento. Mi ha colmato di soddisfazioni il risultato ottenuto, dopo anni di ricerca, nel rintracciare i vari campi nazisti dove fu internato mio padre ed a fargli conferire poi la medaglia alla memoria dal Presidente della Repubblica. La memoria è, infatti, deve restare sempre accesa come il fuoco delle Vestali, affinché i giovani possano comprendere la portata storica delle due guerre mondiali ed il valore della libertà, conquistata a caro prezzo con il sangue dei martiri. Mi è piaciuta in particolare nel tuo racconto la forma epistolare che narra più efficacemente di un testo scritto in maniera classica. In esso è racchiuso tutto il dolore di chi è rimasto a casa in attesa di qualche notizia proveniente dal fronte o da operazioni per mare, trascritto in maniera semplice ed essenziale. Per i tuoi, poi, cerca di superare i conflitti tipici delle nostre generazioni, essendo io più vecchia di te (ma sempre in guerra con loro per affermare la mia libertà), poiché il loro ricordo ti potrà pesare in seguito alla loro dipartita, com’è successo a me. Ti auguro una giornata serena. Con affetto. Franca

 Klara Rubino - 23/03/2018 08:43:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Buongiorno Franca,
Questo è un breve racconto in forma di lettera, sono due, una nell’altra, che riporta vicende in parte reali, ispirate alla vita dei miei nonni materni, in parte inventate o immaginate.
Sono state vite segnate e dalla prima e dalla seconda guerra mondiale, viste oggi, quando cioè gli "ideali" propagandati allora sono morti, deceduti tanto quanto tutte quelle vite andate al sacrificio o rimaste mutilate.

Distruzione ed ideali sono termini che non possono conciliarsi stabilmente: se avviene è un inganno.
Riguardo mio padre, ho un legame forte e complesso con lui, come con mia madre.
Il tempo che avanza mi sta facendo tremare.

 Franca Colozzo - 22/03/2018 23:45:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Bellissima e struggente lettera, questa tua, di un figlio ad un padre mai conosciuto. La leggerò con calma, adesso l’ho letta in fretta, ma sento come un’ombra che ti aleggia addosso: quella di tuo padre. L’ho avvertito in una tua videopoesia che ho dimenticato di commentare per la fretta che ci avvolge lungo la nostra vita e ci lascia sfuggire momenti importanti da cogliere, per la superficialità che ci contorna e di cui ci fasciamo gli occhi. Ma in questa prosa - sarà che mio padre vive sempre in me - sento che c’è qualcosa che va oltre una semplice lettera. La leggerò con calma perché di notte le cose fuggono via tra le ombre notturne e tra i fantasmi dei pensieri che ci portiamo appresso. Ti auguro una notte serena.